Il crepuscolo degli dei
Una cosa è certa : per Andreotti la vendetta è il classico piatto che va mangiato freddo. Nel suo intervento al Senato, rispondendo allâorgogliosa autodifesa (e contrattacco) di Luciano Violante, il senatore a vita ha dimostrato di essere uno che se le lega al dito.Che è disposto ad aspettare anni, comportandosi da cittadino modello estatista di rango che non reagisce scompostamente ad accuse gravissime, che rispetta la magistratura con rara correttezzae grandissimo senso delle istituzioniâcosa di cui tutti gli hanno dato attoâ, il tutto fino allo stoicismo, ma quando il contesto istituzionale e procedurale glielo permette ti scatena unâoffensiva micidiale, implacabile.
Senza entrare nel merito delle accuse e delle contraccuse, è impressionante la âpotenza di fuocoâ di questo anziano combattente, la capacità di far male sul serio a un personaggio del calibro di Luciano Violante (si veda quello che scrive Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera di oggi).
Eâ lâultimo bagliore del lungo crepuscolo degli dei della Prima Repubblica. Câè qualcosa di wagneriano in questa cupa e un poâ torbida grandezza. E uno ha la sensazione di capire come sia potuto succedere che quella classe politica si sia praticamente suicidata. Suicidata, sì. Chi può veramente pensare che dei comuni mortaliâanche se investiti di un quasi illimitato potere giudiziarioâavrebbero mai potuto avere successo nellâimpresa di annientarla?
orgogliosa che cosa? autodifesa? ma l’hai sentito il sussuro di violante?
prego della visita… 🙂 e grazie dell’originale al mio blog