Clint aveva ragione
L’ho sentita in un film con Clint Eastwood e Meryl Streep di un po’ di anni fa. Lui, Clint, a un certo punto se ne esce con questa battuta: «I sogni erano bei sogni, e non si sono avverati. Ma è stato bello sognarli».
Mi è rimasta impressa. Una volta trascorsi gli anni della spensierata incoscienzaâÂÂtanto per usare unâÂÂespressione assolutamente inadeguata, ma che rende lâÂÂideaâÂÂdovremmo scriverla sul nostro stendardo personale. Se non tutti, quasi. E non si tratta di un motto âÂÂcrepuscolareâÂÂ, almeno non credo: è una realtà. Né si tratta di prendere atto delle sconfitte, delle mancate realizzazioni e cose del genere. Eâ in positivo che deve valere il discorso. Tutti abbiamo dei sogni: dobbiamo avere la tenacia di continuare a sognarli, pur sapendo che non potranno realizzarsi, se non in maniera incompleta e provvisoria.
Come raccontavo nel post precedente ho appena finito di leggere Camminare (Walking), di H.D. Thoreau. Parla di tante cose. Di natura, di letteratura, di mitologia, di Terre promesse. E dellâÂÂOvest. Un libricino, tra lâÂÂaltro, che aiuta a capire lâÂÂAmerica come pochi altri.
ëEx Oriente lux; ex Occidente FRUX. DallâÂÂOriente la luce, dallâÂÂOccidente il fruttoû. Così scrive Thoreau. LâÂÂOvest è il compimento, la frontiera, la Terra promessa. LâÂÂOregon. Thoreau nei suoi vagabondaggi dirige sempre i suoi passi verso a Ovest (ëSolo quando sono costretto vado a Estû). Ecco lâÂÂAmerica. E una volta raggiunto lâÂÂimmenso Oceano Pacifico? Il tramonto. LâÂÂAmerica è il tramonto.
Ma è lungo quel crepuscolo! Quando andai per la prima volta negli Stati Uniti, a San Francisco, viaggiai verso il tramonto, e questo sembrava non finire mai. Un giorno interminabile. Ora che ci ripenso, questa cosa ha un significato.
LâÂÂOvest di Thoreau era anche e soprattutto wilderness. Come per EmersonâÂÂsuo sodale e mentore, nonché compagno di passeggiateâÂÂper lui la Natura è tutto. La natura selvaggia, incontaminata. Fonte di saggezza, scrigno preziosissimo, da proteggere, da perpetuare. E quando ci siamo giocati la wilderness ci siamo giocati tutto. Può darsi che abbia ragione.
Ma un tramonto, mi permetto di aggiungere, può essere appunto lunghissimo. E poi? Poi si ricomincia. Tutto daccapo. Niente paura.
Ciao Roberto, eccomi di ritorno dopo una breve assenza. Di Thoreau, che so essere un autore da te preferito, lessi, tempo fa, Walden o la vita nei boschi. Mi colpì moltissimo trovandolo affine alla mia sensibilità. Sui sogni…guai se non ci fossero…Ciao. Alain
Walden è un libro bellissimo. Vedo che abbiamo più di qualcosa in comune. Bentornato!
CAMMINARE è MOLTO meglio di Walden e rasenta il Thoreau politico, unendo politica e vita. Un libro straordinario, davvero. Fa piacere trovarlo in altre case.
Del resto un autore che fa incipit come: “Non chiedo l’abolizione del governo, chiedo immediatamente un governo migliore…”
Emerson voleva bene a Thoreau e lo stimava, ma la considerava “un soldatino” (così scriveva nel suo Journal), per quel qualcosa di “mlitaresco” che si intavvede anche nelle sue opere. E questo è ciò che mi fa prediligere di gran lunga il suo mentore. Ma a Thoreau non si può non voler bene.Anche a me fa piacere che ci siano anche in Italia degli estimatori di questi trascendentalisti. P.S.: Non ti consiglio una visita al mio Tribute to R.W. Emrerson dal momento che ho visto subito il link nel tuo blog … Quella degli Emerson, dei Thoreau e dei Walt Whitman è l’America che amo. Quella di Bush un po’ meno …
Roberto passavo per augurarti buona domenica…riguardo quest’ultimo tuo commento condivido in pieno l’ultima frase. Ciao. Alain
…Ma è sempre meglio l’America di Bush che una certa Europa che ha studiato al famoso college “Ponzio Pilato”! ;-)Beh, sai come la penso sul “pacifismo” a un tanto al chilo che si nutre di un antiamericanismo viscerale …Buona notte anche a te, Alain.
Ho letto uno dopo l’altro i tuoi ultimi post da “Talking about the American character” a Maron Brando, poi su fino a Thoreau, in inglese e in italiano, e infine a “Clint aveva ragione”. Quasi superfluo dirti che le tue proposte di testi e le tue personali riflessioni sono affascinanti e coinvolgenti. Avrei tante domande da farti, soprattutto sulle straordinarie anticipazioni di Thoreau rispetto al suo tempo, e anche al nostro. Lo scelgo senz’altro come testimone di tante cose in cui credo, molte imparate dal suo saggio “Disobbedienza Civile” e dal suo essere esempio di ciò che affermava. Ti ringrazio, caro Roberto, sono stata davvero bene fra queste magnifiche scritture. harmonia
Grazie per le parole gentili, che pronunciate da Harmonia hanno un suono particolarmente gradevole…Un caro saluto