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Compensation / Compensazione

English  Every excess causes a defect; every defect an excess. Every sweet hath its sour; every evil its good. Every faculty which is a receiver of pleasure has an equal penalty put on its abuse. It is to answer for its moderation with its life. For every grain of wit there is a grain of folly. For every thing you have missed, you have gained something else; and for every thing you gain, you lose something. If riches increase, they are increased that use them. If the gatherer gathers too much, nature takes out of the man what she puts into his chest; swells the estate, but kills the owner. Nature hates monopolies and exceptions. The waves of the sea do not more speedily seek a level from their loftiest tossing, than the varieties of condition tend to equalize themselves. There is always some levelling circumstance that puts down the overbearing, the strong, the rich, the fortunate, substantially on the same ground with all others.

 

—Ralph Waldo Emerson  (1803–1882), U.S. essayist, poet, philosopher, "Compensation," Essays: First Series (1841) 

 

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Italiano  Ogni eccesso causa un difetto; ogni difetto un eccesso. Ogni dolce ha il suo amaro; ogni male il suo bene. Ogni capacità che sia in grado di procurarci piacere porta con sé, insieme al suo abuso, il castigo corrispondente. Si risponde della propria moderazione con la propria vita. Per ogni grano di saggezza c’è un grano di follia. Per ogni cosa che hai perduto, un’altra ne hai guadagnato; e per ogni cosa che guadagni un’altra ne perdi. Se la ricchezza cresce, aumentano coloro che ne fanno uso. Se il raccoglitore raccoglie troppo, la natura gli toglie ciò che essa mette nel cesto di lui; acrresce la proprietà ma uccide il proprietario. La natura odia i privilegi e le eccezioni. Le onde del mare, dal loro agitarsi più in alto, non cercano di livellarsi più velocemente di quanto la varietà di condizione non tenda a renderle uguali. C’è sempre qualche circostanza livellatrice che abbassa l’arrogante, il forte, il ricco, il fortunato, portandolo sostanzialmente alla stessa altezza di tutti gli altri.

 

—Ralph Waldo Emerson  (1803–1882), poeta, saggista e filosofo americano, "Compensation," Essays: First Series, 1841 (tr. it. mia). 

 

Categorie:quote for the day
  1. 20 settembre, 2005 alle 11:46

    La natura livella tutto e non accetta eccessi. Quindi “postare” alle 02:29 verrà ri-equilibrato – immagino – con una sana lunga dormita fino a mattino inoltrato. Beato te. Noi “vecchi” ci alziamo verso le 5 per aprire e chiudere sportelli a casaccio o per portare la prostata a compiere il suo sempre più noioso dovere.
    Ti invidio ma fossi in te penserei a un sistema per dormire. Bisogna dormire, specie nelle ore appropriate.
    e.

  2. 20 settembre, 2005 alle 13:14

    Errore: sveglia alle 7.00. Mi sono abituato a dormire poco, pur essendo (stato) di natura un dormiglione. Per cui quando dormo otto ore resto insonnolito per altre due o tre, mentre con 5 ore di sonno mi sveglio come un grillo. Mi piacerebbe, piuttosto che fare le ore piccole, svegliarmi alle cinque e andare a letto non più tardi di mezzanotte. Ma non c’è niente da fare: nottambulo sì, mattiniero neanche parlarne. Al mattino non carburo.
    Quanto alla “vecchiaia,” non credo che tu sia poi tanto più “attempato” di me, ma è meglio sorvolare, è che io inganno …
    Comunque il dormire poco, a quanto ne so, non è tipico dei giovincelli–àche sono molto più pigri di noialtri …

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